Per me la Psicoterapia è iniziare un percorso di conoscenza dell'Altro come fosse un viaggio di scoperta, un cammino interiore che la persona compie insieme al terapeuta. Tuttavia, prima di parlare di terapia come rimedio alla malattia, penso si debba accedere al termine cura, la cui radice originaria Ku-kav, sembra rimandare al verbo osservare, guardare, azione che comunemente facciamo quando entriamo in relazione con qualcuno. In psicoterapia l'approccio osservativo e accogliente rappresenta la modalità attraverso cui si entra a contatto con il disagio. Tale sguardo sarà, dunque, quello del terapeuta, ma anche e soprattutto, quello del paziente, protagonista del proprio percorso terapeutico.
In questo viaggio di scoperta, si potranno aprire davanti a noi differenti scenari: tempeste furiose, aridi deserti, ripide salite, ma anche splendide atmosfere che fino a quel momento, il soggetto, non era stato in grado di vedere, di accogliere, di apprezzare. Quel meraviglioso panorama davanti al nostro orizzonte siamo noi, individui che hanno compiuto un processo di cambiamento.
Cosa spinge il soggetto a chiedere aiuto? Per alcuni potrebbe trattarsi di un bisogno, della necessità di prendersi cura di sé, della rottura di un equilibrio che può arrecare sensazioni di disagio o malessere, o semplicemente qualcosa che conduca al desiderio di cambiare.
Attraverso la relazione che si costruisce nel tempo e così grazie all'acquisizione di nuovi strumenti, l'individuo potrà guardare con "nuovi occhi" la propria condizione e le proprie difficoltà o limiti, così da riconoscerne le risorse.
Psicologa Psicoterapeuta
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