Il percorso di formazione in psicoterapia si è sviluppato presso l'Istituto PSIBA di Milano caratterizzato da un'impronta psicodinamica e psicoanalitica relazionale ed intersoggettiva. Cosa si intende?
Questo tipo di orientamento ha alla base l'idea che la mente, così anche la sua parte inconscia, si formi attraverso le relazioni che si sono instaurate e costruite nel tempo. E' proprio attraverso esse che la nostra mente può evolversi e modificarsi. Per questo motivo la relazione tra paziente e terapeuta diventa lo strumento principale di un percorso di psicoterapia, luogo in cui è possibile far emergere e accogliere pensieri, vissuti ed emozioni durante il colloquio.
Nell'incontro con bambini e adolescenti le tecniche e gli strumenti si modificano adattandosi all'età di chi si ha di fronte. La parola, quindi il colloquio, non possono essere l'unico strumento fruibile; in questo caso entra spesso in campo il gioco.
Winnicott, pediatra e psicanalista, sosteneva che il gioco fosse un'esperienza creativa e che giocando il bambino potesse esprimere al meglio la propria personalità, grazie alla costruzione di un'area intermedia tra il mondo soggettivo ed quello esterno, oggettivo, in cui fosse possibile mettere la propria immaginazione e fantasia, entrando in questa maniera in contatto con alcune parti di Sé.
La creatività fa parte in senso generale dell'approccio che l'individuo ha verso il mondo esterno e la realtà.
Nel lavoro clinico, anche con l'adulto, questa capacità creativa diventa pensiero trasformativo e generativo, che consente i soggetti coinvolti nella relazione terapeutica di sperimentare una nuova esperienza, una condizione in cui sia possibile accogliere pensieri e vissuti, sofferenza e disagio con uno sguardo ed un sentire differenti.
La psicoterapia ha luogo là dove ci sono due aree di gioco, quella del paziente e quella del terapeuta
W.D. Winnicott
Psicologa Psicoterapeuta
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Iscritto all'Ordine degli Psicologi della Regione Lombardia col n. 3/12818